Domenica 21 luglio, alle ore 9.30 del mattino, Pamela Villoresi inaugurerà l'edizione 2013, l’ottava, di Passi nella neve, manifestazione che si svolge alle pendici dell'Adamello con l'intento di ricordare e commemorare le vicende della Prima Guerra Mondiale. I tanti appassionati di montagna e di teatro potranno vivere anche quest'anno l'esperienza del lungo cammino, percorso fianco a fianco, per raggiungere il luogo di spettacolo, nel silenzio surreale delle prime ore del mattino. All'arrivo gli occhi e la mente saranno rinfrancati: nel suggestivo scenario delle Bocchette di Val Massa, a circa 2500 metri di altezza, Pamela Villoresi interpreterà Basta un giorno di sole, riduzione letteraria, curata da Carla Bino, di Con me e con gli alpini di Pietro Jahier. Sullo sfondo, gli spettatori potranno ammirare le trincee di seconda linea della Prima Guerra Mondiale: circa 1500 metri di sbarramento protettivo, postazioni per mitragliatrici, grotte ricovero e torrette d'osservazione ancora intatte.
Con me e con gli alpini è un racconto-diario pubblicato nel 1920, ma scritto tra il marzo del 1916 e il luglio del 1917, periodo in cui Jahier visse al fronte. Arruolatosi volontariamente nel corpo degli alpini, Jahier narra, tra momenti lirici e squarci accorati, quasi anticipando alcuni dialoghi tenente-truppa de Il Sergente nella neve, una guerra profondamente diversa da quella descritta dai suoi contemporanei Papini, Marinetti e D'Annunzio. Non una "guerra festa", "sola igiene del mondo", ma una insensata tragedia a cui gli alpini, uomini rudi, ma generosi e leali, segnati dalla forte appartenenza al gruppo, vanno incontro con incertezze, dubbi e riflessioni. In Con me e con gli alpini la disposizione cronologica degli eventi è spezzata da momenti di versificazione poetica, brani di asciutta prosa e da considerazioni morali: perché alcuni sono chiamati a lavorare e guadagnar sulla guerra, e altri a morire?, si chiederà l'alpino Jahier, che considera la guerra "utile" solo in funzione della conquista della libertà, della giustizia e della pace futura. Una visione che, durante gli anni del fascismo, costò al libro un oblio ventennale e all'autore la fine della carriera letteraria. Pamela Villoresi darà voce, dunque, ad un testo che narra con onestà la vita al fronte, in luogo dal fascino storico e naturale, in cui il panorama spazia dalle cime del Gavia ai ghiacciai dell'Adamello. Al termine della lettura seguirà una presentazione storica sulla Guerra Bianca, a cura di Walter Belotti, Presidente del Museo della Guerra Bianca in Adamello, e la visita guidata ai trinceramenti bellici.
Pamela Villoresi parte quindicenne dal Teatro Studio del Metastasio di Prato e già all’età di 18 anni approda al Piccolo Teatro di Milano iniziando il lungo sodalizio artistico con Giorgio Strehler e per 20 anni lavorano, con Jack Lang, all’Unione dei Teatri Europei. E’ sempre stata attratta dalle culture di tutta Europa e, grazie anche alle sue origini Mittleuropee (madre tedesca, nonna austriaca, bisnonna ungherese), recita in 5 lingue.
Ha vinto numerosissimi premi tra cui la Grolla d’oro e l'UBU. Protagonista di quasi cento spettacoli teatrali, molte produzioni televisive e film, è stata diretta da grandi registi come Bellocchio, i fratelli Taviani, Mario Ferrero, Ettore Scola, Giancarlo Cobelli, Maurizio Panici, Mario Missiroli, ma soprattutto dal suo padre artistico e maestro: Giorgio Strehler. Per molte volte regista ha anche presentato programmi televisivi e Festival di musica classica e contemporanea. Appassionata di poesia, ha realizzato 20 recital e melologhi e ha lavorato, come voce recitante, con le più grandi orchestre europee. Ha prestato sovente la sua opera per il mondo del lavoro e per le battaglie sui diritti civili. Da sempre ha promosso nuovi talenti e ha ideato e realizzato un nuovo Corso di Laurea di 1° livello, a Prato, sui mestieri promozionali e organizzativi dello spettacolo. Fa parte del Consiglio d’Amministrazione del Teatro Metastasio di Prato e del Teatro Argentina Stabile di Roma. E’ stata direttrice artistica di vari Festival e dirige da 4 anni il Festival internazionale della Spiritualità, da lei ideato e realizzato e in collaborazione col Mibac, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e l’Eti, Divinamente Roma, in base al cui successo è derivata la volontà di esportarlo in altre capitali del mondo per promuovere gli artisti italiani.
La partecipazione allo spettacolo è consentita ai possessori del coupon gratuito ritirabile presso:
La partecipazione allo spettacolo è consentita ai possessori del coupon gratuito ritirabile presso:
• Ponte di Legno Infopoint c/o Stazione autolinee, p.le Europa 0364.900904
• Passo Tonale Uff. Informazioni via Nazionale 0364.903838
• Vermiglio (Tn) Ufficio Informazioni c/o Polo Culturale del Comune 0463.758200 • Temù Uff. Informazioni via Roma 0364.94152
• Vezza d’Oglio Proloco via Nazionale 0364.76131
• Capo di Ponte Infopoint Via Nazionale 1 - 0364.42104
• Breno Edicola Edibi via Giuseppe Mazzini 39 0364.21026
• Esine Cartolibreria Lori – via A. Manzoni 32 - 0364.360303
• Darfo Boario Terme Edicola Sigala/Capitanio via S. Martino 49 - 0364.530799
• Iseo Lalibreria via Duomo, 2 030.9822003
• Sarezzo High Dimension Disk via De Gasperi, 4 030.800624
• Brescia Libreria Einaudi via Pace, 16/A 030.3757409
• Vobarno Biblioteca Comunale Piazza M. Corradini, 6 0365. 597618
• Edolo IAT piazza M. della Libertà 0364.71065
Come raggiungere le Bocchette di Val Massa:
Da Temù in alto all’abitato di Villa Dalegno (1376 m.) risalire la mulattiera che raggiunge la località Castello. Giunti dopo circa un’ora alle cascine di Prebalduino (1738 m.), proseguire lungo la strada militare. Dopo quattro tornanti abbandonare il tracciato più largo per imboccare la mulattiera di guerra che raggiunge i resti della Baita Val Massa (2170 m.) e i ruderi del villaggio militare. Continuare per il costone erboso lungo il Segnavia CAI n. 54 fino alle Bocchette di Val Massa (2.504 m.). Tempo medio di percorrenza: 3 ore e 45 minuti. Orario di partenza consigliato: ore 5 e 30 del mattino.
Da Ponte di Legno dalla località S. Apollonia (1580 m.), vicino al torrente Frigidolfo, prendere il sentiero n. 54 che conduce prima alla Baita di Somalbosco (1954 m.) e poi alla Malga Privisgai (2158 m.) e quindi alle Bocchette di Val Massa. Tempo medio di percorrenza: 3 ore e 40 minuti. Orario di partenza consigliato: ore 5 e 30 del mattino.
IMPORTANTE: in caso di conclamato e persistente maltempo che possa compromettere la sicurezza dei partecipanti, la manifestazione verrà posticipata alle ore 15 presso il Cinema Alpi di Temù (via Saletti).
Indicazioni importanti per chi sale in montagna:
- Il terreno delle Bocchette di Val Massa non consente di disporre sedie. Dovrai accomodarti sulla superficie prevalentemente rocciosa. Porta qualcosa per isolarti.
- Parti solo se hai un’adeguata preparazione fisica.
- Munisciti di un abbigliamento consono che ti consenta di affrontare i possibili sbalzi di temperatura e il repentino cambio di condizioni meteorologiche.
- Non abbandonare i sentieri segnati.
- Non dimenticare di rifornirti di cibi e bevande che ti consentano un’alimentazione autonoma.
- Riporta i rifiuti a valle.
- Collabora a mantenere e proteggere gli ecosistemi, i luoghi di nidificazione e le fonti alimentari, evitando di arrecare disturbo e di provocare danni.
- Puoi ammirare, ma non raccogliere, i minerali ed i fossili.
- L'accensione dei fuochi viene punita severamente. La negligenza può causare danni irreparabili.
- Non danneggiare le attrezzature. Servono a fornire informazioni e ad assicurare riposo e ricreazione.
- Mantieni intatta la bellezza di questo paesaggio e rispetta le norme relative alla protezione del territorio.
- Le infrazioni alle norme vigenti vengono punite dalle autorità competenti.
- Per il raggiungimento dei luoghi di spettacolo vale la responsabilità personale.
Per informazioni:
www.passinellaneve.it
- 030.3759792 (da lunedì a venerdì ore 11.30/13.00)